mercoledì 4 marzo 2015
MILANO - A partire da mese di marzo le due grosse novità in materia di lavoro - l'entrata in vigore dei decreti attuativi del Jobs Act e la possibilità per i lavoratori dipendenti di chiedere al proprio titolare di ricevere in busta paga il trattamento di fine rapporto maturato in questo mese - sono state monitorate dalla Cgia di Mestre che ha cercato di trarre le prime somme.
Jobs Act, come cambia il lavoro in Italia
Il consiglio dei ministri ha varato oggi altri decreti attuativi della riforma del welfare. Ecco le novità all'orizzonte
Nuovi contratti a tutele crescenti, nuovi ammortizzatori sociali e nuove regole sui licenziamenti. Dopo una lunga gestazione in Parlamento, inizia finalmente a prendere corpo il Jobs Act, la riforma del lavoro del governo Renzi. Oggi il consiglio dei ministri (cdm) ha varato i primi decreti attuativi della legge, che erano già stati presentati alla viglilia di Natale ma dovevano attendere ancora un parere (non vincolante) da parte delle Camere. Nel cdm odierno, anche la presentazione di un altro decreto del Jobs Act, quello che prevede una modifica e una riduzione nel numero per i contratti di assunzione flessibili e precari come le collaborazioni coordinate e continuative o a progetto. Ma ecco, in sintesi, le principali novità.
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